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IRIDE, ingegneri per l’ambiente

Dalla collaborazione tra più discipline non possono che nascere buone cose: le iniziative di chi progetta e costruisce manufatti, dispositivi tecnologici, oggetti, edifici, spazi pubblici e privati si avvantaggiano del lavoro congiunto di architetti, designer, agronomi, ingegneri e antropologi (ma anche chimici e fisici).

Lo vediamo dai risultati di gruppi di lavoro e startup in azione e nei progetti multidisciplinari per centri di ricerca, amministrazioni, imprese e università.

Per favorire la sperimentazione di percorsi innovativi per un’applicazione concreta di pratiche sostenibili è nato l’Istituto per la Ricerca e l’Ingegneria dell’Ecosostenibilità, IRIDE, una realtà tutta italiana che si occupa di ingegneria ambientale e ripensa le infrastrutture in chiave eco-compatibile (istituto-iride.com).

I cambiamenti climatici stanno diventando sempre più evidenti, così gli effetti su acqua, aria, suolo.

Queste modifiche hanno grande impatto sugli ecosistemi naturali, sull’economia, sul mondo costruito e abitato. IRIDE si affianca, soprattutto, a soggetti impegnati nel rinnovo di infrastrutture (aeroportuali, stradali, energetiche) già nella fase di pianificazione.

Un momento decisivo in cui vengono definiti obiettivi e strategie, che sono poi declinati in chiave ambientale, sociale e tecnica. IRIDE si occupa dello sviluppo dell’iniziativa in tutte le sue fasi: dalla concertazione con gli stakeholder e il territorio, sino alla sua realizzazione ed esercizio.

Tra i servizi dell’Istituto ci sono masterplan ambientali, valutazioni strategiche in loco, valutazioni di impatto, certificazioni di sostenibilità.